giovedì 26 novembre 2015

One Billion Rising Revolution 2016

di Simonetta Ottone • Nella Giornata Internazionale contro la violenza One Billion Rising ha lanciato la nuova campagna 2016, per gli eventi del prossimo 14 febbraio.
Ci sono vagine in sala? gridava alla platea, nel 1994, Eve Ensler, alla prima rappresentazione de I monologhi della vagina; e poi ancora in tutto il mondo, negli anni che seguirono.  

Le donne rispondevano: si!…  Era questo un modo di affermare pubblicamente che i loro corpi erano pronti per una rivoluzione. Quello che era cominciato come un’opera teatrale si è trasformato in un movimento internazionale, il V-Day, con l’obiettivo di porre fine alla violenza contro le donne, sfidando le disparità culturali, sociali, razziali ed economiche che gravano su più della metà della popolazione mondiale. Nel 2013 la Ensler ha fatto compiere al movimento un altro passo avanti lanciando One Billion Rising, e riuscendo a far ballare insieme, contro la violenza, un miliardo di donne e uomini in oltre 200 nazioni nel giorno di San Valentino, il 14 febbraio. Ancora nel 2014 e nel 2015 l'appuntamento si è ripetuto con un’adesione crescente a livello globale, levando voci contro la violenza sulle donne e aprendo un nuovo dibattito globale sui diritti, il razzismo, le disuguaglianze economiche e le guerre dichiarate sui corpi delle donne in tutto il mondo. Grazie agli attivisti della manifestazione molte leggi sono cambiate negli anni, molti diritti ripristinati e molte opportunità sono state aperte in diverse comunità e nazioni, soprattutto nei paesi in via di sviluppo. 

La campagna One Billion Rising 2016
Il 14 febbraio 2016 sarà il quarto appuntamento, sul tema della Rivoluzione continua: ed è focalizzato quest'anno sulle donne emarginate, con azioni sempre più audaci, coraggiose, creative e determinate.

Ascolta! agisci! partecipa! / Listen! Act! Rise!
Portare l’attenzione al dramma delle persone profughe, in cerca di scampo dalle guerre e di asilo. La crudezza di questa realtà ci assedia da vicino, dal mare esonda ovunque invadendo le nostre strade col suo carico di corpi offesi, vivi e morti, alimentando paure e con esse rabbia e diffidenza. Respingimento e repressione non potranno arrestare il popolo migrante: il suo non è uno spostamento dovuto alla ricerca di una vita migliore, ma l'esodo disperato di chi tenta di salvare la propria vita.

Un'alleanza globale
L’obiettivo diventa indagare e praticare esperienze civili e sociali nuove, improntate a politiche e forme di governo altre, che consentano di affrontare in maniera nuova gli impegni presi operativamente da chiunque si collochi nell’ambito del sociale, del politico, del culturale. C’è uno scarto tra gli esseri umani e il mondo per come esso si è venuto costruendo. Guardare questo scarto significa anche concepire strumenti di cambiamento per niente virtuali, al contrario, in grado di proporsi in un’interezza oggi persa, nella quale la vita di ogni singola persona sia considerata preziosa. Le donne possono e debbono prendersi cura del mondo e dei suoi abitanti. One Billion Rising si stringe in una alleanza globale con le donne e gli uomini di tutto il mondo con questo primario e irrinunciabile obiettivo.

Adesioni e iniziative, fin dal 25 novembre
ONE BILLION RISING in collaborazione con Differenza Donna e l'adesione di D.I.RE, Emergency, CGIL, Terre des hommes, Federazione Nazionale Associazioni Scuole Danza FNASD, ArciLesbica e molte altre associazioni e scuole, in occasione della Giornata Internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, ha avviato il 25 novembre eventi con letture, danze, flash mob in numerose città italiane, da Trieste a Pistoia, da Bergamo a Viareggio, da Trieste a Pavia, da Napoli a Parma, da Livorno a Modena. Migliaia di altre iniziative anche in Europa e negli Stati Uniti, nonché in India, nelle Filippine, in Messico e, per la prima volta, anche a Cuba, dove Eve Ensler ha portato in scena di recente I monologhi della vagina.

Nessun commento:

Posta un commento