lunedì 27 novembre 2017

Le Ragazze di Via delle Sorgenti siamo Noi

di Simonetta Ottone • Spesso pensiamo di non poter fare nulla per ciò che circonda: la realtà è complessa e ricca solo di contraddizioni. Eravamo e siamo molto stanche di vedere ogni giorno quelle ragazze nigeriane sui bordi delle nostre strade, al caldo, al freddo, con visi assenti, in piedi o sedute su sedie bianche di plastica. Alcune tengono sempre un ombrello semi rotto, per ripararsi dal sole o dalla pioggia, alcune salutano, altre ti guardano tristi. Ad un certo punto a bordo strada, ormai da settimane, c'è una sedia storta, con un giacchetto rosso, lasciato lì, a ricordarci che quel giacchetto è di qualcuno, di una di loro che non è più tornata a prenderlo.
Sono giovani, spesso giovanissime, cambiano spesso. Le auto rallentano, spesso improvvisamente, frenano, si accostano, parlano e mercanteggiano tranquille. Fanno inversioni a U (anche camion e furgoni), ostacolano, sono un pericolo. A volte le ragazze salgono, a volte scendono. L'altro giorno ho visto un uomo che tornava all'auto in sosta precaria: si stava tirando su la cerniera, la ragazza camminava lenta dietro di lui.
Fino a un po' di tempo fa il mio bimbo mi domandava cosa facevano quelle ragazze lì; io gli rispondevo che aspettavano l'autobus, perché era difficile spiegare e trovare un motivo coerente, rispetto all'educazione che cerco di trasmettergli.
Poi ci hanno pensato le offese che i compagni di scuola dirigono dai finestrini a quelle ragazze, a quelle figlie di nessuno. Ne abbiamo parlato io e lui, e lui mi ha detto: "Mamma, ma se sei femminista devi fare qualcosa!". 
E così abbiamo fatto, insieme ad altre donne. 
Di seguito riporto il comunicato che il nostro gruppo ha diffuso in questi giorni:
Siamo liete di informarVi che grazie alla Campagna Le ragazze di via delle Sorgenti, lanciata da noi l'8 Marzo scorso, discreti risultati sono stati raggiunti.
Da Marzo One Billion Rising Livorno ha iniziato un forte lavoro di sensibilizzazione per il contrasto del fenomeno della Prostituzione nel territorio di Collesalvetti. Ha raccolto centinaia di firme da parte di cittadini, presentando un esposto al Comune di Collesalvetti. Ha lavorato quasi quotidianamente con i Carabinieri di Collesalvetti segnalando movimenti su Via delle Sorgenti da parte di clienti e favoreggiatori.
Sono state sporte più denunce da parte, in particolare, di una cittadina nostra sostenitrice: questa persona con la sua famiglia vive da anni un’invasione continua della sua proprietà privata che diventa luogo di consumo di prestazioni sessuali, con tutto  ciò che ne deriva in termini di disagio e scoramento.
Grazie al Consiglio di Frazione di Nugola e a tutti i cittadini che hanno firmato e ci hanno sostenuto, il Comune di Collesalvetti ha finalmente firmato l’ordinanza n.19/2017 che permette alle forze dell’ordine di agire contro clienti e favoreggiatori.
Qualcuno dice che le ragazze saranno messe da un’altra parte. Certo, può essere.
Ma se anche in quel territorio le parti sociali collaboreranno non sarà così facile schiavizzarle a cielo aperto e i presidi favoriranno la loro emersione.
Grazie alle Istituzioni che hanno collaborato con noi, tra cui la Prefettura di Livorno.
Questa notizia è stato il nostro modo di celebrare la Giornata Internazionale per l’eliminazione della Violenza sulle donne.
#LeRagazzediViadelleSorgentiSiamoNoi 
One Billion Rising Livorno 


lesalvetti segnalando movimenti su Via delle Sorgenti da parte di clienti e favoreggiatori.
Sono state sporte denunce da parte in particolare di una cittadina nostra sostenitrice per violazione proprietà privata, visto che aveva la prostituzione e le auto clienti in sua proprietà.
È stata fondamentale la sua azione e collaborazione.
Grazie al Consiglio di Frazione di Nugola e a tutti i cittadini che hanno firmato e ci hanno sostenuto, il Comune di Collesalvetti ha finalmente firmato l'ordinanza n.19 2017 che permette alle forze dell'ordine di agire contro clienti e favoreggiatori.
Qualcuno dice che le ragazze saranno messe da un'altra parte. Certo, può essere.
Ma se anche in quel territorio le parti sociali collaboreranno, non sarà così facile schiavizzarle a cielo aperto e i presidi favoriranno la loro emersione.