Da oggi collaborerò a questa rete-blog, mandando dalla Toscana il mio sguardo - e al mio, spero, si unirà quello di tante altre. Vengo dalla danza. E' il mio luogo di partenza, e il mio luogo di approdo. Un luogo dell'arte, della sensibilità, della cultura - dunque anche della politica - da cui desidero dare il mio contributo a cambiare l'Italia di oggi: in cui sono eccezioni i primari donna negli ospedali, rettori e docenti donna nelle
università, direttori d'orchestra donna nella musica, registe nel teatro e nel
cinema. Perché?
Perché non abbiamo mai avuto un Presidente del Consiglio donna?
E perché è normale che l'ammortizzatore sociale del sistema-paese sia la
donna? La mia finissima lingua, quando vuole riferirsi all'universale, è
declinata al maschile. Perché? E perché i figli prendono solo il cognome del
padre?
Striscianti,
infinite forme di violenza scaturiscono dal nostro modo di concepire la società
italiana. Striscianti, infiniti pensieri si muovono danzando.