Forse non tutti sanno che dal 5 ottobre 2009 (in seguito al positivo riscontro già avuto in Germania e Francia) esiste anche in Italia una
importante opportunità per le aziende, rappresentata dalla "Carta per le Pari Opportunità e l'Uguaglianza sul Lavoro".
Si tratta di
una dichiarazione di
intenti, sottoscritta volontariamente da imprese di tutte le
dimensioni, per la diffusione di una cultura aziendale e di politiche
delle risorse umane inclusive, libere da discriminazioni e
pregiudizi, capaci di valorizzare i talenti in tutta la loro
diversità.
Se un'impresa decide di adottare questa Carta
significa che vuol organizzarsi internamente nel senso di una
politica aziendale contro tutte le forme
di discriminazione, di genere, età, disabilità, etnia, fede
religiosa, orientamento sessuale, impegnandosi a valorizzare le
diversità all’interno dell’organizzazione aziendale, con
particolare riguardo alle pari opportunità tra uomo e donna. Le aziende che
aderiscono dovranno adottare una serie di iniziative pratiche che
vadano nel senso delle Pari Opportunità, e che possono riguardare ad
esempio la modulazione dell'orario di lavoro, una reale strategia di
avanzamento di carriera per le donne, strategie di pari opportunità
dalla fase di selezione del personale a quella dell'assunzione e
formazione... tutte azioni monitorate da organi interni aziendali
nominati all'uopo.
Ad oggi hanno aderito alla Carta 674 aziende e 221 Pubbliche Amministrazioni.
Tra i fatti positivi
dell'adesione alla Carta c'è che queste "best practice"
non restano solo all'interno dell'azienda ma hanno anche visibilità
esterna: possono così essere d'esempio per altre aziende che ancora non
hanno adottato strategie di diversity management.
Così le aziende
che aderiscono possono determinare una
maggiore possibilità di attrarre i migliori talenti, ma possono anche
aumentare le scelte dei consumatori più sensibili a queste
tematiche.
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