lunedì 2 marzo 2015

Best practice delle Pari Opportunità e aziende virtuose

Forse non tutti sanno che dal 5 ottobre 2009 (in seguito al positivo riscontro già avuto in Germania e Francia) esiste anche in Italia una importante opportunità per le aziende, rappresentata dalla "Carta per le Pari Opportunità e l'Uguaglianza sul Lavoro".

Si tratta di una dichiarazione di intenti, sottoscritta volontariamente da imprese di tutte le dimensioni, per la diffusione di una cultura aziendale e di politiche delle risorse umane inclusive, libere da discriminazioni e pregiudizi, capaci di valorizzare i talenti in tutta la loro diversità.

Se un'impresa decide di adottare questa Carta significa che vuol organizzarsi internamente nel senso di una politica aziendale contro tutte le forme di discriminazione, di genere, età, disabilità, etnia, fede religiosa, orientamento sessuale, impegnandosi a valorizzare le diversità all’interno dell’organizzazione aziendale, con particolare riguardo alle pari opportunità tra uomo e donna. Le aziende che aderiscono dovranno adottare una serie di iniziative pratiche che vadano nel senso delle Pari Opportunità, e che possono riguardare ad esempio la modulazione dell'orario di lavoro, una reale strategia di avanzamento di carriera per le donne, strategie di pari opportunità dalla fase di selezione del personale a quella dell'assunzione e formazione... tutte azioni monitorate da organi interni aziendali nominati all'uopo.
Ad oggi hanno aderito alla Carta 674 aziende e 221 Pubbliche Amministrazioni. 
Tra i fatti positivi dell'adesione alla Carta c'è che queste "best practice" non restano solo all'interno dell'azienda ma hanno anche visibilità esterna: possono così essere d'esempio per altre aziende che ancora non hanno adottato strategie di diversity management.

Così le aziende che aderiscono possono determinare una maggiore possibilità di attrarre i migliori talenti, ma possono anche aumentare le scelte dei consumatori più sensibili a queste tematiche.

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