sabato 7 luglio 2018

Pisa: la cultura a uno stalker? lo stalker alla cultura? la cultura dello stalking? Basta, non scherziamo per favore

Il condannato per stalking Andrea Buscemi come assessore alla cultura? NO. 
Vogliamo le dimissioni. Firmiamo e chiediamo di firmare questa petizione per chiedere le dimissioni.


Ma in base a quale criterio può essere stato scelto, e quale “cultura” potrà incoraggiare o far fiorire un uomo riconosciuto colpevole del reato di stalking? La sentenza riporta i fatti che hanno portato alla condanna definitiva: un quadro di violenze protratte per oltre 15 anni, fisiche e morali, contro più vittime; pedinamenti, continue telefonate, ricatti, minacce e pressioni, dimostrate con abbondanza di prove testimoniali e documentali. Contro più di una donna e contro i testimoni, tanto che a carico del condannato sono state emesse anche misure cautelari di divieto di avvicinamento: “l’imputato nel corso del procedimento penale si è reso responsabile di condotte di minaccia ai danni di due testi per indurle a non testimoniare, a seguito delle quali il giudice per le indagini preliminari ha emesso un divieto di avvicinamento alle predette testi in relazione ai reati di cui agli articoli 377 e 610 del codice penale” (testuale dalla sentenza d'appello).
Davvero un simile personaggio, dal 2009 oggetto di denunce da cui si è difeso solo con menzogne, cercando di trascinare le vittime in un fango ancora più profondo, può pensare di cavarsela gridando alla persecuzione politica? millantando stupidaggini tipo : stiamo lavorando per il bene della città ed è normale che accadano cose come questa, accuse strumentali quando inizi a toccare certi interessi??
Davvero Michele Conti, l'attuale Sindaco leghista, vuole affidare l’Assessorato alla Cultura di Pisa a un personaggio simile? affidare a uno stalker condannato la cultura di una città prestigiosa, che dalla storia remota ha sempre avuto (e ha tuttora) visibilità e respiro internazionale? 
Non possiamo crederci; ma, soprattutto, non crediamo davvero che i cittadini e le cittadine di Pisa (per oltre la metà donne) possano accettare dei pregiudicati per atti odiosi in qualunque ruolo istituzionale.
Certo nessuna di noi, donne che conosciamo l'impatto e le conseguenze di certi reati, può. Quindi diciamo NO. Chiediamo le dimissioni.

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