venerdì 16 febbraio 2018

DanzaMovimentoTerapia contro la violenza. Un convegno a Riolo Terme

di Simonetta Ottone • E’ un’epidemia, un cancro metastatico, una degenerazione infausta: intorno e dentro le nostre vite, la violenza è in crescita. Siamo una società che si sta ammalando in modo esponenziale,  di violenza. 

Ogni tipo di violenza: da quella verbale a quella fisica; da quella di matrice politica o religiosa a quella di tipo privato; dall’abuso costante di potere, divenuto sistema, alla violenza digitale, fino al cyberbullismo, fino all’induzione al suicidio per via virale sui social.
Sconvolgente e nuovo è lo sfoggio sfrontato e impudente che si fa di questi crimini pubblicizzati su internet, lo sdoganamento di queste atrocità a scopo commerciale, le app in cui il sesso è usato come merce di scambio, o mezzo di reclutamento nei nuovi e pervasivi terrorismi globalizzati.
Del tutto impreparati o impotenti risultano, alla resa dei fatti, I luoghi educativi tradizionali, investiti come sono da questa ondata di mediocrità dilagante. Saturata la violenza ideologica, quella attuale cambia pelle di continuo, si camuffa, prende nuove e molteplici forme, sempre più presenti e   striscianti: diventa mezzo di comunicazione, di pressione, di discriminazione, di addestramento (pensiamo a quanti bambini passano ore al giorno nella violenza di buona parte dei videogiochi più comuni).
In un paese dove ogni 2 giorni viene uccisa una donna quasi sempre per mano di uomini di famiglia, è necessario affrontare la fenomenologia della violenza dei “piccoli atti”, che è destinata, in una spirale senza fine, a culminare spesso in gesti clamorosi. Nel mondo una donna su tre (dati ONU) subirà violenza fisica (che è sempre il punto finale di tutte le altre forme di violenza,da quella verbale a quella economica).
Penso alla velocità folle a cui si moltiplicano nuovi e grotteschi metodi per mercificare e profanare i corpi delle donne in un sistema in cui ciò che è più vivo, sia esso la terra o le donne, deve essere ridotto a oggetto e annichilito per aumentare i consumi, la crescita, l’amnesia (…) la guerra contro di noi infuria ogni giorno più metodica, più sfacciata, brutale, psicotica.” (E. Ensler). Di tutto questo parleremo il 17 Marzo a Riolo Terme nella prossima giornata di Formazione APID, dal titolo: 
La DanzaMovimentoTerapia come contributo per il recupero della dignità e integrità della persona nell’ambito delle violenze: dall’infanzia all’età avanzata. 

Il Convegno è organizzato dall’Associazione professionale italiana DanzaMovimentoterapia (APID), con il patrocinio di Art Therapy e Associazione Medicina Centrata sulla Persona. 
La giornata di studio nasce dalla voglia di condividere il cammino fatto dai professionisti in questa disciplina, la DMT, con i diversi approcci alla persona: l’approccio medico, psicoterapeutico, artistico come medium che caratterizza appunto tale metodologia. Il convegno è strutturato in 3 sessioni di interesse:
la I Sessione tenuta da tre importanti relatori approfondirà, attraverso tre lezioni magistrali, gli aspetti psicologici e ha l’obiettivo di introdurre la platea alle dinamiche psico-corporee che queste problematiche evidenziano, fondandoci sulla centralità della persona e sulla possibilità di scelta di cura, attraverso anche approcci “non convenzionali” (come lo è laDMT). Due video interviste concluderanno la mattinata riportando al centro il lavoro di 20 anni dell’associazione e le tematiche legate alla violenza nelle diverse fasi della vita attraverso un approccio corporeo e non verbale,
la II Sessione sarà caratterizzata da workshops pratici in parallelo, dove il partecipante avrà modo di sperimentare tecniche e approcci non verbali basati sulla metodologia della DMT.
la III Sessione poster vuole evidenziare, attraverso le esperienze sul campo e attraverso il dibattito con i partecipanti, le diverse modalità di approccio alla problematica. http://www.apid.it

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