di
Simonetta Ottone • Con
grande piacere noto che l'interesse per la scrittura e la lettura è cresciuto
molto nella città dove abito, Livorno, ricalcando una tendenza diffusa un po'
in tutto il paese. Si
legge e si scrive per imparare, per conoscersi e conoscere, per stare con gli
altri, per misurarsi e anche, a volte, semplicemente per "farsi
vedere".
Il piacere culturale è stato, d'altra parte, troppo spesso soppiantato da piaceri preconfezionati, di consumo immediato, volti
prima di tutto ad alimentare il mercato. Ma se si tratta di libri, il mercato lo
alimentiamo volentieri: sono necessari, e con pochi euro danno un sacco di
opportunità, sono moltiplicatori di economia, come ogni bene culturale dimostra di essere, secondo economisti di primo piano.
A Livorno c'è
un grosso gruppo che si incontra proprio intorno ai libri e alla scrittura, composto in larga parte da donne molto attive, guidate da Barbara
Del Bono Idda, conduttrice molto preparata. Ho incontrato e intervistato Sandra
Mazzinghi e Stefania D'Echabur, che fanno parte di questo gruppo, e che hanno partecipato
a un interessante progetto di scrittura, il "Collettivo Idra".
• Cosa è Collettivo Idra, e quante autrici toscane conta?
Il collettivo
Idra promuove attività culturali e raggruppa 18 autrici. Le donne del
collettivo collaborano, correggono e si aiutano a vicenda. Come è accaduto per
la pubblicazione del romanzo “Il senso delle nuvole”. Sul totale delle autrici
ben sei sono toscane: cinque di Livorno (Stefania D’Echabur, Paola Pasqui,
Silvia Menicagli, Claudia Mantellassi e la sottoscritta!) e una di Lucca,
Guendalina Tambellini.
"Il senso delle nuvole" (Edizione Ensamble) è un libro sperimentale
collettivo: me ne parli?
Sandra
- Avevo già partecipato ad un romanzo collettivo “Lavoricidi Italiani” per
Miraggi Edizioni, un successo inaspettato stampato in grande numero di copie e
distribuito a livello nazionale. Mi piace condividere le mie parole con altri
autori, e non solo le parole, ma anche le idee… e gli intrecci.
Stefania
- Sono stata invitata a partecipare a
questa sfida dalla mia amica Sandra Mazzinghi, ho accettato volentieri, perché
misurarmi con nuove esperienze è sempre un atto di crescita verso se stessi e
mi piace il confronto con gli altri. Chi scrive secondo me ha il dovere di
focalizzare l'attenzione anche su temi di ordine sociale, denunciare e
svegliare le coscienze. Il muro verso quello che non si conosce spesso è
crudele. Olivia mi ha dato questa opportunità.
• Chi è Olivia?
Sandra - Olivia è una ragazza bella e speciale,
affetta dalla sindrome di Tourette, ha tic motori e verbali, dice parolacce.
L’ho amata subito perché non è una ragazza omologata alle altre, tutte capelli
lunghi e lisci e vestite tutte nello stesso modo. Olivia è strana, atipica e
nel mio capitolo intitolato “Il 21/12/2012 si avvicina” la volevo scuotere, ho
voluto farle vivere un’esperienza traumatica e ho creato la situazione del
terremoto. In quel momento Olivia, nella sua particolarità, era comunque una
persona come tutte le altre, spaventata e premurosa, attaccata alla vita.
Stefania - Olivia
è una ragazza che vive con la nonna, affetta da Sindrome di Tourette. Un giorno
decide di “prendere in prestito” un camper e partire con Giorgio, l’amico della
vita. La mia Olivia ama l’opera, non è una sprovveduta, è sensibile verso la
cultura e percepisce uno spiraglio nonostante le difficoltà. Un poco mi
assomiglia, amo dire le parolacce come lei… (sono tanto liberatorie), inoltre
ho difficoltà a memorizzare nomi e sono autistica verso le lingue. Ma c’è un
ma, le modalità possono non essere uguali per tutti, però ognuno ha dentro di
sé un mondo espressivo e creativo da esplorare e fare vivere
• 20 donne che lavorano insieme, scrivendo su una donna. Come è stato il
processo e cosa vuol dire scrivere di donne con donne?
Sandra - I miei racconti e i miei romanzi sono sempre
ispirati a donne e da donne. Hanno molto da dire, anche da un sorriso a metà
sulle labbra di una donna costruisco immagini e storie. Scrivere
con donne è difficile, le donne sono esigenti, a volte mi sono sentita
violentare le mie parole, ma è il gioco della condivisione, non puoi
innamorarti di quello che scrivi, devi accettare le critiche talvolta e
lasciare andare. Per questo libro ci sono state varie “litigate” su Facebook
comunque, non per ultimo sulla scelta della copertina. Anche se c’era un
coordinatore, uomo, qualche donna voleva comunque emergere… sarebbe stato
strano il contrario!
Stefania Ogni
capitolo è stato scritto da un’autrice che lasciava una situazione in sospeso
per continuare la trama del romanzo. Personalmente mi sono stupita per come
l’ho vissuta questa esperienza… liscia come l’olio. Premetto che il mio era il
quarto capitolo, diciamo all’inizio. Dopo avere letto chi mi precedeva sono
andata a svolgere il seguito, l’editore mi ha risposto complimentandosi e non
correggendo nemmeno una virgola, con mia grande gioia e un pizzico di compiacenza.
In seguito ci sono state polemiche, ma non essendo la diretta interessata non
sta a me raccontare. Ho preferito stare tranquilla e non mettere altra benzina
sul fuoco. Visti i risultati, è probabile che servissero anche piccoli scontri
di opinioni.
•Che tipo di riscontro trovate da parte di lettori e scrittori uomini, da
parte del mondo editoriale e mediatico?
Sandra - Sinceramente
rispetto all’altro romanzo non ho avuto la sensazione di un aiuto da parte
della casa editrice nella promozione del romanzo. Con l’altro romanzo
collettivo invece, con Miraggi Edizioni, è stato veramente tutto diverso. E
infatti il libro ha avuto un respiro più ampio. Non puoi lasciare le
presentazione all’improvvisazione delle autrici. Noi abbiamo fatto una presentazione
a Livorno e altre ne faremo in Toscana, ma mi sono sentita abbandonata. Un
libro non può vivere solo se viene comprato dagli amici e dai parenti, un libro
deve girare, volare, vivere… essere distribuito.
Stefania - Credo
che gli uomini siano portati più per i saggi o
libri di storia e fantascienza, mentre la nostra natura sia incline a
leggere romanzi e introspezioni varie, non ci fermiamo quasi mai in superficie!
Un pregio o un difetto? Chissà. Nel mondo editoriale e mediatico c’è un po’ di tutto, sta
a noi avere buon fiuto. In sostanza non farei una differenza di sessi ma di
lealtà verso chi legge e chi scrive
• Quale scrittrice è per te fonte di ispirazione?
Sandra - Sylvia
Plath, senza dubbio. Sono malinconica, solitaria, anche se sorrido anche agli
sconosciuti.
Stefania - Leggo di tutto: in genere alterno una lettura
più impegnativa, un classico o un saggio con libri di autori emergenti e
romanzi che mi attirano. Scrivo di getto, non penso di ispirarmi a qualcuno,
forse assorbo un poco da tutti. Mi piacerebbe scrivere un giorno…come Flannery
O’Connor, Karen Blixen, Virginia Wolf… troppo ambiziosa?
• Dove potremo trovare il Vostro libro?
Alla Premiata Libreria Belforte a Livorno e si può
ordinare in qualsiasi libreria.