di Simonetta Ottone • Nel mese che celebra la Giornata Mondiale della Danza (29
Aprile, Conseil International de la Danse UNESCO), ci piace ricordare quanto la
Danza sia stata, nella storia del Novecento, un modo di riconoscere la
centralità della donna nel mondo dell’arte e della cultura. Tuttora, nel mondo della danza in tutte le declinazioni,
lavorano e creano tantissime donne. Emblematica, in proposito, è la storia di Ingmard Bartenieff.
Danzatrice, coreografa, fisioterapista, danza terapeuta di
nazionalità tedesca, studiò con Rudolf Laban, il cui metodo approfondì ed estese, fino a crearne uno sviluppo nel sistema denominato
Bartenieff Fundamentals.
Il lavoro di Ingmard Bartenieff generò così una nuova visione di
possibilità per il movimento umano, e per la Pedagogia stessa del Movimento,
trovando e analizzando connessioni originali e aprendo varchi illimitati.
Visse però all’ombra di Rudolf Laban, il Maestro, che dagli studi e dal lavoro dell’allieva trasse infinita longevità. Fondatrice del
Laban Institute a New York, cui si dedicò fortemente, solo poco prima di morire
Ingmard vide apparire anche il suo nome nella denominazione dell'istituto, che divenne il “Laban/Bartenieff Institute of Movement ofStudies”.
Parlo di tutto questo con Lorella Rapisarda, che ha studiato
nell’Istituto newyorkese e che trasmette nel suo lavoro i principi che
caratterizzano il sistema Laban/Bartenieff:
“Il Laban/Bartenieff è la radice su cui baso tutto quello che
faccio. Ti dà voglia di mettersi in
gioco e di approfondire concetti importanti.
Sicuramente il nome di Laban è conosciuto molto di più di
quello di Bartenieff, nonostante sia lei che, nel proseguirne il lavoro, lo ha arricchito di nuovi approcci e
ricerche, e sia stata lei la fondatrice del Laban/Bartenieff Institute of
Movement Studies di New York (LIMS).
E' molto più nota negli Stati Uniti dove ha lavorato e
sviluppato i Bartenieff Fundamentals attraverso i suoi studi Labaniani, l'esperienza
come fisioterapista e danza terapeuta in vari ospedali, teneva anche molte
letture e dimostrazioni del lavoro in varie università.
Era una vera pioniera
che ha capito l'importanza delle influenze culturali ed economiche nel nostro modo di muoverci, ha
enfatizzato l'importanza delle connessioni interne fisico/emozionali che si
riflettono nella nostra espressività e nella nostra abilità di comunicare e
agire nel mondo. Ma per quanto fosse esperta nel suo campo, Bartenieff non era incline al marketing, era una persona molto semplice e non aveva relazioni in grado di darle un sostegno importante, tanto che preferì fondare, con il LIMS, un centro indipendente.
Il Sistema Laban/Bartenieff in Italia viene ovviamente usato come strumento tecnico, per codificare e comprendere meglio lo stato d'animo
di una persona e le sue possibilità di esprimersi, ma anche come strumento
creativo che ci permette, attraverso i suoi molteplici stimoli, di trovare modi
di approccio e di comunicazione con le persone con cui ci troviamo a
interagire.
Laban e Bartenieff partivano sempre dalla persona
nella sua interezza, nel suo aspetto fisico e mentale, senza mai separare questi due aspetti. Scrive Laban: “Il potere integrativo del movimento è forse il
più importante valore per l'individuo”; in una società dove la disgregazione e
la frammentazione minacciano la nostra integrità, possiamo sempre tornare al
movimento e al suo “potere integrativo”. Bartenieff diceva: “Attivare e motivare!”
Sta a noi come educatori e facilitatori trovare modi per riportare questa integrazione attraverso l'azione motivata. Dare stimoli e motivare le persone a trovare una maggiore armonia è nostro compito,siamo dei ponti.
Sta a noi come educatori e facilitatori trovare modi per riportare questa integrazione attraverso l'azione motivata. Dare stimoli e motivare le persone a trovare una maggiore armonia è nostro compito,siamo dei ponti.
Creiamo ponti tra noi e gli altri, tra persone che conoscono
il linguaggio del corpo sia dal punto di vista funzionale che espressivo e la persona che porta con sé la voglia di
conoscersi e conoscere modi nuovi di sentire se stesso.
L'applicazione dei
nostri studi si realizza in tutto il suo potenziale rigenerativo quando usiamo
quello che sappiamo, che abbiamo provato e sperimentato, per aprire nuove
strade di comunicazione, scambio ed
espressione tra le persone, una dimensione questa, ancora non troppo investigata e quindi sottovalutata nella
nostra società italiana."
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