martedì 8 settembre 2015

Nel Corpo del mondo. Eve Ensler torna in Italia

di Simonetta Ottone • "Un’attivista conosciuta ovunque nel mondo, che ha combattuto tutta la vita per i diritti delle donne; che ha portato milioni di persone a ballare per le strade e nelle piazze, in un flash mob globale di protesta; che ha contribuito a fondare in Congo la Città della Gioia, un centro di accoglienza per donne violentate. 
Poi, in un giorno qualunque, un presentimento: qualcosa dentro di lei non sta funzionando come dovrebbe."   (Il Saggiatore)

Eve Ensler, autrice de "I monologhi della vagina" e di "Nel Corpo del mondo", sarà a Milano Domenica 13  Settembre al Teatro Elfo Puccini. Sarà l'occasione per incontrare, con lei, anche Lella Costa, Ada Lucia De Cesaris, Cecilia Strada e il Comitato di benvenuto organizzato da One Billion Rising Italia, che ha chiamato a raccolta le realtà attive nel movimento del VDay su tutto il territorio nazionale. 
Anche in Toscana ci muoveremo in diversi, per un confronto diretto con l'ispiratrice delle nostre iniziative e per curare al meglio la partecipazione a una campagna mondiale contro la violenza sulle donne che ha raggiunto negli anni azioni e numeri importanti. Ecco alcune parole che Eve fa precedere alla sua imminente venuta in Italia (La Repubblica, 6 Settembre 2015).
 "L’Ufficio della Schiavitù Sessuale A Yanar e alle mie sorelle in Iraq e in Siria
Penso al listino del mercato delle schiave sessuali dell’ISIS in cui donne e bambine sono prezzate come il bestiame. L’ISIS ha dovuto calmierare i prezzi per timore di un calo del mercato: 40 dollari per le donne tra i 40 e i 50 anni, 69 dollari per le trenta-quarantenni, 86 per le venti-trentenni fino a 172 per le bimbe da 1 a 9 anni. 
Le ultra-cinquantenni non compaiono neppure in lista, considerate prive di valore di mercato. Vengono gettate via come i cartoni di latte scaduti. Ma non ci si limita ad abbandonarle in qualche fetida discarica. 
Prima probabilmente vengono torturate, decapitate, stuprate, poi gettate su un cumulo di cadaveri in putrefazione. 
Penso al corpicino in vendita di una bambina di un anno, a un soldato trentenne corpulento, affamato di guerra e di sesso che la compra, la incarta e se la porta a casa, come un televisore nuovo. Cosa proverà o penserà scartando quella carne bambina e stuprandola con un pene delle dimensioni del suo corpicino? 
Penso che nel 2015 sono qui a leggere un manuale online sul modo corretto di praticare la schiavitù sessuale, con tanto di istruzioni e regole puntigliose su come trattare la propria schiava, pubblicato da un’istituzione molto ben organizzata(l’Ufficio della schiavitù sessuale) di un governo canaglia, incaricata senza alcun imbarazzo di regolamentare gli stupri, le percosse, l’acquisto e la riduzione in schiavitù delle donne (…)  Sono arrivata così a pensare all’amore, a come il fallimento di questo secolo sia un fallimento dell’amore. Cosa siamo chiamati a fare, di che cosa siamo fatti tutti noi che siamo in vita su questo pianeta oggi. Che tipo di amore serve, quanto deve essere profondo, intenso e bruciante. Non un amore ingenuo sentimentale neoliberale, ma un amore ossessivamente altruista. Un amore che sconfigga i sistemi basati sullo sfruttamento di molti a vantaggio di pochi. Un amore che trasformi il nostro disgusto passivo di fronte ai crimini contro le donne e l’umanità in una resistenza collettiva inarrestabile. Un amore che veneri il mistero e dissolva la gerarchia. Un amore che trovi valore nella connessione e non nella competizione tra noi. Un amore che ci faccia aprire le braccia ai profughi in fuga invece di costruire muri per tenerli fuori, bersagliarli con i lacrimogeni o rimuovere i loro colpi enfiati dalle nostre spiagge. Un amore che bruci di fiamma viva tanto da pervadere il nostro torpore, squagliare i nostri muri, accendere la nostra immaginazione e motivarci a uscire infine, liberi, da questa storia di morte. Un amore che ci dia la scossa, spingendoci a dare la nostra vita per la vita, se necessario. Chi saranno i coraggiosi, furibondi, visionari autori del nostro manuale di amore rivoluzionario?"

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