venerdì 14 agosto 2015

Scrittura di donne. Il collettivo Idra e le autrici toscane

di Simonetta Ottone • Con grande piacere noto che l'interesse per la scrittura e la lettura è cresciuto molto nella città dove abito, Livorno, ricalcando una tendenza diffusa un po' in tutto il paese. Si legge e si scrive per imparare, per conoscersi e conoscere, per stare con gli altri, per misurarsi e anche, a volte, semplicemente per "farsi vedere".
Il piacere culturale è stato, d'altra parte, troppo spesso soppiantato da piaceri preconfezionati, di consumo immediato, volti prima di tutto ad alimentare il mercato. Ma se si tratta di libri, il mercato lo alimentiamo volentieri: sono necessari, e con pochi euro danno un sacco di opportunità, sono moltiplicatori di economia, come ogni bene culturale dimostra di essere, secondo economisti di primo piano.
A Livorno c'è un grosso gruppo che si incontra proprio intorno ai libri e alla scrittura, composto in larga parte da donne molto attive, guidate da Barbara Del Bono Idda, conduttrice molto preparata. Ho incontrato e intervistato Sandra Mazzinghi e Stefania D'Echabur, che fanno parte di questo gruppo, e che hanno partecipato a un interessante progetto di scrittura, il "Collettivo Idra".
• Cosa è Collettivo Idra, e quante autrici toscane conta?
Il collettivo Idra promuove attività culturali e raggruppa 18 autrici. Le donne del collettivo collaborano, correggono e si aiutano a vicenda. Come è accaduto per la pubblicazione del romanzo “Il senso delle nuvole”. Sul totale delle autrici ben sei sono toscane: cinque di Livorno (Stefania D’Echabur, Paola Pasqui, Silvia Menicagli, Claudia Mantellassi e la sottoscritta!) e una di Lucca, Guendalina Tambellini.

"Il senso delle nuvole" (Edizione Ensamble) è un libro sperimentale collettivo: me ne parli?
Sandra - Avevo già partecipato ad un romanzo collettivo “Lavoricidi Italiani” per Miraggi Edizioni, un successo inaspettato stampato in grande numero di copie e distribuito a livello nazionale. Mi piace condividere le mie parole con altri autori, e non solo le parole, ma anche le idee… e gli intrecci.
Stefania - Sono stata invitata a partecipare a questa sfida dalla mia amica Sandra Mazzinghi, ho accettato volentieri, perché misurarmi con nuove esperienze è sempre un atto di crescita verso se stessi e mi piace il confronto con gli altri. Chi scrive secondo me ha il dovere di focalizzare l'attenzione anche su temi di ordine sociale, denunciare e svegliare le coscienze. Il muro verso quello che non si conosce spesso è crudele. Olivia mi ha dato questa opportunità.
• Chi è Olivia?
Sandra - Olivia è una ragazza bella e speciale, affetta dalla sindrome di Tourette, ha tic motori e verbali, dice parolacce. L’ho amata subito perché non è una ragazza omologata alle altre, tutte capelli lunghi e lisci e vestite tutte nello stesso modo. Olivia è strana, atipica e nel mio capitolo intitolato “Il 21/12/2012 si avvicina” la volevo scuotere, ho voluto farle vivere un’esperienza traumatica e ho creato la situazione del terremoto. In quel momento Olivia, nella sua particolarità, era comunque una persona come tutte le altre, spaventata e premurosa, attaccata alla vita.
Stefania - Olivia è una ragazza che vive con la nonna, affetta da Sindrome di Tourette. Un giorno decide di “prendere in prestito” un camper e partire con Giorgio, l’amico della vita. La mia Olivia ama l’opera, non è una sprovveduta, è sensibile verso la cultura e percepisce uno spiraglio nonostante le difficoltà. Un poco mi assomiglia, amo dire le parolacce come lei… (sono tanto liberatorie), inoltre ho difficoltà a memorizzare nomi e sono autistica verso le lingue. Ma c’è un ma, le modalità possono non essere uguali per tutti, però ognuno ha dentro di sé un mondo espressivo e creativo da esplorare e fare vivere
• 20 donne che lavorano insieme, scrivendo su una donna. Come è stato il processo e cosa vuol dire scrivere di donne con donne?
Sandra - I miei racconti e i miei romanzi sono sempre ispirati a donne e da donne. Hanno molto da dire, anche da un sorriso a metà sulle labbra di una donna costruisco immagini e storie. Scrivere con donne è difficile, le donne sono esigenti, a volte mi sono sentita violentare le mie parole, ma è il gioco della condivisione, non puoi innamorarti di quello che scrivi, devi accettare le critiche talvolta e lasciare andare. Per questo libro ci sono state varie “litigate” su Facebook comunque, non per ultimo sulla scelta della copertina. Anche se c’era un coordinatore, uomo, qualche donna voleva comunque emergere… sarebbe stato strano il contrario!
Stefania Ogni capitolo è stato scritto da un’autrice che lasciava una situazione in sospeso per continuare la trama del romanzo. Personalmente mi sono stupita per come l’ho vissuta questa esperienza… liscia come l’olio. Premetto che il mio era il quarto capitolo, diciamo all’inizio. Dopo avere letto chi mi precedeva sono andata a svolgere il seguito, l’editore mi ha risposto complimentandosi e non correggendo nemmeno una virgola, con mia grande gioia e un pizzico di compiacenza. In seguito ci sono state polemiche, ma non essendo la diretta interessata non sta a me raccontare. Ho preferito stare tranquilla e non mettere altra benzina sul fuoco. Visti i risultati, è probabile che servissero anche piccoli scontri di opinioni.
•Che tipo di riscontro trovate da parte di lettori e scrittori uomini, da parte del mondo editoriale e mediatico?
Sandra - Sinceramente rispetto all’altro romanzo non ho avuto la sensazione di un aiuto da parte della casa editrice nella promozione del romanzo. Con l’altro romanzo collettivo invece, con Miraggi Edizioni, è stato veramente tutto diverso. E infatti il libro ha avuto un respiro più ampio. Non puoi lasciare le presentazione all’improvvisazione delle autrici. Noi abbiamo fatto una presentazione a Livorno e altre ne faremo in Toscana, ma mi sono sentita abbandonata. Un libro non può vivere solo se viene comprato dagli amici e dai parenti, un libro deve girare, volare, vivere… essere distribuito.
Stefania - Credo che gli uomini siano portati più per i saggi o  libri di storia e fantascienza, mentre la nostra natura sia incline a leggere romanzi e introspezioni varie, non ci fermiamo quasi mai in superficie! Un pregio o un difetto? ChissàNel mondo editoriale e mediatico c’è un po’ di tutto, sta a noi avere buon fiuto. In sostanza non farei una differenza di sessi ma di lealtà verso chi legge e chi scrive
• Quale scrittrice è per te fonte di ispirazione?
Sandra - Sylvia Plath, senza dubbio. Sono malinconica, solitaria, anche se sorrido anche agli sconosciuti.
Stefania -  Leggo di tutto: in genere alterno una lettura più impegnativa, un classico o un saggio con libri di autori emergenti e romanzi che mi attirano. Scrivo di getto, non penso di ispirarmi a qualcuno, forse assorbo un poco da tutti. Mi piacerebbe scrivere un giorno…come Flannery O’Connor, Karen Blixen, Virginia Wolf… troppo ambiziosa?
• Dove potremo trovare il Vostro libro?
Alla Premiata Libreria Belforte a Livorno e si può ordinare in qualsiasi libreria.